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Natale digitale, ecco la wishlist di MEET
Eccoci giunti a Natale, il periodo più bello dell’anno. Bello, ma anche denso di cose da fare e soprattutto di regali da valutare, scegliere, acquistare. Noi di MEET abbiamo pensato di preparare una wishlist di cadeaux da mettere sotto l’albero. Si tratta di una selezione di proposte legate dal filo rosso della cultura digitale. Nell’elenco qui sotto abbiamo inserito libri, mostre e musei – italiani e internazionali – da conoscere e esplorare. Chissà che non possano essere d’aiuto…
1. Pixar. 30 anni di animazione | Palazzo delle Esposizioni, Roma
Lo studio di animazione americano è protagonista di un percorso espositivo alla scoperta di film, bozzetti e personaggi curato dalla nostra Maria Grazia Mattei. La mostra, che per la prima volta vede MEET in qualità di partner espositivo, ripercorre i trenta anni dalla factory californiana attraverso installazioni animate, video, sculture e disegni a mano. C’è tempo fino al 20 gennaio. Siamo di parte, ma è da non perdere. Per informazioni, ecco il sito.
2. Alessandro Baricco, The Game (Einaudi)
«Qualsiasi cosa si pensi del Game, è un pensiero inutile se non parte dalla premessa che il Game è la nostra assicurazione contro l’incubo del Novecento». Così scrive Baricco nel suo recensitissimo saggio dedicato alla rivoluzione tecnologica e antropologica in atto. Non possiamo che suggerire di leggerlo per criticarlo, amarlo, odiarlo. Tutto, basta che di cultura digitale si parli (e si scriva)!
3. M9 | Venezia Mestre
Inaugurato a due passi dalla Laguna all’inizio di dicembre, M9 è il nuovo museo multimediale del ‘900 italiano. Voluto da Fondazione Venezia e organizzato attorno ad otto grandi sezioni tematiche, si sviluppa in 10.000 mq e vuole far rivivere al visitatore il secolo breve attraverso i cambiamenti e le evoluzioni sociali, culturali e tecnologiche del nostro paese. Da esplorare anche solo per curiosità.
4. Marco Mancuso, Arte tecnologia e scienza. Le art industries e i nuovi paradigmi di produzione nella new media art contemporanea (Mimesis)
Il nuovo libro del direttore di Digicult prova a raccontare l’impatto delle nuove tecnologie su arte, design e cultura. Come si legge dalla postfazione di Bruce Sterling: «Il libro (…) suggerisce una più profonda consapevolezza per la cultura digitale, per completare il suo processo di maturazione. Non secondo il classico approccio degli ultimi dieci anni, tipico di quelle “classi creative” che riqualificano a spazi culturali strutture industriali abbandonate».
5. The city of Broken windows – Hito Steyerl | Castello di Rivoli, Torino
Il più recente lavoro del grande artista tedesco è dedicato alla metamorfosi del concetto di sicurezza ai tempi dell’Intelligenza Artificiale. L’installazione multimediale indaga il processo di apprendimento attraverso cui l’AI impara a riconoscere il rumore di finestre rotte da ladri o vandali ed eventualmente dare l’allarme. Schermi, finestre, cristalli liquidi e non liquidi si legano tutti insieme in questa nuova installazione. L’allestimento è visitabile fino al 30 giugno 2019.
6. Mafe de Baggis, #Luminol: la realtà rivelata dai media digitali (Hoepli)
Secondo de Baggis, Internet ha la stessa funzione del luminol, porta allo scoperto i pensieri e i legami tra le persone. Scrive l’autrice, «è l’interazione tra persone, cultura, società e strumenti a determinare la realtà quotidiana: i bit da soli non ci salveranno, né tantomeno – per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco interpretativo – ci porteranno alla distruzione».
7. Il viaggiatore mentale – Jon Rafman | Modena, Palazzina dei Giardini
È la prima esposizione di Rafman in Italia e propone un’esperienza immersiva – e decisamente intensa – in un altrove virtuale che mixa tecniche, linguaggi e generi. Al centro della mostra si trova “Dream Journal”, diario dei sogni tradotto in immagini generate da software 3D. È possibile visitarla fino al 24 febbraio 2019, da non perdere.
8. Error. The art of imperfection | DRIVE Volkswagen Group Forum, Berlino
Dall’Intelligenza Artificiale a quella sociale, si dice che errare è umano. Forse per questo cerchiamo di conseguire la perfezione grazie alla tecnologia e alla scienza. Al contempo temiamo un mondo di macchine infallibili che funzionano benissimo senza di noi. È questa la riflessione che sta al centro della mostra ispirata all’edizione 2018 di Ars Electronica e oggi in mostra nella capitale tedesca fino al 17 febbraio 2019.
9. Sonic Acts Festival | Amsterdam
Dal 21 al 24 febbraio, il festival olandese di audiovisioni compie 25 anni e ospita la preview di Hannah, opera “ibrida” del collettivo norvegese Verdensteatret. Un’elaborata opera orchestrale che è anche una composizione immersiva ispirata all’evolvere del tempo geologico. Hannah è l’ultima fatica del gruppo nordeuropeo che, da oltre 30 anni, coniuga linguaggi creativi diversi, che vanno dalla visual art all’animazione, senza mai trascurare la ricerca musicale e tecnologica. Ecco il sito.
10. MORI Building Digital Art Museum | Odaiba, Tokyo
Ideato dal collettivo transdisciplinare giapponese Teamlab, questo “lussureggiante” museo digitale ospita cinquanta lavori in 10.000 metri quadri. Il visitatore si muove in una foresta di installazioni immersive ad alto tasso di WOW! Un mondo nel quale perdersi, un flusso continuo di connessioni senza limiti e confini, borderless appunto.
Nella foto in alto, un’immagine del MORI Building Digital Art Museum.