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La tecnologia a servizio della città: i progetti di SENSEable City Lab

Le città di oggi le hanno fatte uomini di ieri. Noi abbiamo il diritto di pensare a quelle di domani, senza complessi, a patto che l’obiettivo sia questo: il domani. Fare città oggi per l’oggi significa farle nascere vecchie. Le tecnologie dovranno pervadere tutto e poi scomparire ai nostri occhi.
Carlo Ratti

Nel tempo in cui la tecnologia non svolge più solo funzioni tecniche ma risponde a bisogni culturali, è questo uno dei ruoli che può occupare: fornire servizi utili ed essere trasparente, agevolare la vita dei cittadini consapevoli. Carlo Ratti, con il suo SENSEable City Lab, a Boston, svolge ricerche sulle città del futuro, che risultano molto meno lontane di quello che immaginiamo. Ingegneri, sociologi, architetti, informatici si interrogano sull’impatto che la rivoluzione digitale ha avuto sulle nostre città e su come i cittadini possano utilizzare a propria misura gli esiti di tale rivoluzione. Da queste indagini nascono progetti affascinanti che vedono le città e i cittadini come centri di informazione in tempo reale.

Un progetto, presentato a Copenhagen nel 2009 durante la Conferenza ONU sui cambiamenti climatici, è ad esempio la “Copenhagen Wheel“, la ruota intelligente.
La ruota può essere applicata a qualsiasi tipo di bicicletta: contiene una batteria elettrica che raccoglie l’energia in frenata e la restituisce come riserva quando richiesto. Inoltre contiene un chip Bluetooth che trasmette dati sul percorso – traffico, mobilità, tasso di inquinamento – allo smartphone del ciclista che, a sua volta, può condividere le informazioni sul web, in una rete sociale efficiente e costruttiva.

Un altro progetto, “Live Singapore“, mette invece in luce come la tecnologia e la circolazione delle informazioni real time possano consentire una miglior gestione del tempo e dello spazio. Si tratta di una piattaforma aperta che collega e aggrega informazioni da diverse fonti urbane e le restituisce in tempo reale ai cittadini. Favorisce, ad esempio, la mobilità e gli spostamenti in taxi quando piove e i mezzi sembrano sparire, oppure indica qual è il negozio ideale per trovare l’articolo di cui si ha bisogno, qual è il locale più popolato nel momento in cui lo si sta cercando, e molto altro ancora.

Trash Track“, ideato e sviluppato nel 2009 a Seattle, mostra invece la possibilità di tracciare il percorso dei rifiuti all’interno della città, per determinarne sia la quantità che la qualità in termini di sistema di smaltimento. Ciò avviene tramite alcune piccolissime, ma molto intelligenti, etichette  elettroniche – trash tag – poste sul rifiuto stesso che inviano informazioni real time ai dispositivi mobili collegati: quindi ogni cittadino segue lo smaltimento dei propri rifiuti e determina l’efficienza del sistema globale.

Questi sono solo alcuni dei progetti elaborati nel laboratorio di ricerca diretto da Carlo Ratti a Boston. Solo alcuni dei tasselli che comporranno il mosaico del suo racconto il prossimo 18 aprile in Mediateca. Smart citizen, vi aspettiamo!

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