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Geert Lovink

Geert Lovink (Amsterdam, 1959), studioso olandese teorico delle comunità virtuali, è autore di Dark Fiber (Luca Sossella Editore, 2002) e di Internet non è il Paradiso (Apogeo, 2004). È la prima volta che partecipa a un incontro in Italia.

Da anni Geert Lovink è uno dei maggiori analisti dei territori in cui la rete Internet incontra l’economia, la politica, l’azione sociale, l’arte. Un’intensa attività di saggista e di organizzatore di incontri internazionali ne ha fatto uno dei promotori della pratica della cultura innovativa di Rete e della net.art, creando già nel 1995 la mailing list nettime ormai ampiamente riconosciuta come uno dei forum principali per la discussione e l’analisi della Rete e delle sue possibilità.

Tra i fondatori dell’Adilkno Foundation (Foundation for the Advancement of Illegal Knowledge), editore di Mediamatic, animatore e organizzatore del progetto Digital City di Amsterdam, Geert Lovink è un personaggio difficilmente inquadrabile nei canoni dell’intellettuale classico che passa agevolmente dall’ambiente accademico a quello controculturale, al limite, ma sicuramente non al margine, sia dell’uno che dell’altro ambiente.

I suoi libri sono stati pubblicati in Italia dopo il 2000, l’anno del dotcom crash, evento che mise la parola fine alla strombazzata età dell’oro della new economy targata Internet. Il tramonto dell’euforia utopistica dei primi tempi, il fatto che Internet sia entrata nella quotidianità di un numero sempre crescente di persone, l’avanzare dei tentativi di privatizzazione e blindatura della Rete da parte di stati e corporation in nome della sicurezza, sono elementi altrettanto importanti che dipingono un paesaggio profondamente diverso: da strumento straordinario, quasi esoterico destinato a pochi, Internet è diventato un mezzo pubblico utilizzato da un numero enorme di persone, con tutto ciò che ne consegue: «Internet non è più una cosa nuova. L’email sta diventando parte della vita quotidiana, come è successo con la televisione, l’aspirapolvere e il frigorifero».

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