Post
Chi sono i Giovanotti Mondani Meccanici?
Milano è uno dei centri della cultura digitale europea. Questa posizione è anche il frutto di una tradizione produttiva di quasi mezzo secolo che parte prima con la produzione editoriale e pubblicitaria, poi televisiva e oggi, dopo l’avvento dirompente della rete, anche digitale.
Tuttavia l’aspetto industriale non è sufficiente a giustificare il successo della scena milanese se a sostenerla non ci fosse anche una profonda e radicata cultura dell’innovazione come nutrimento.
Negli anni a cavallo del millennio, Milano era parte di quel movimento digitale che irrompeva nella nostra vita. Nella città convergevano le più belle esperienze di tutta Italia. Era il tempo delle Posse, della controcultura, dei Centri Sociali, ma anche i nascenti laboratori di ricerca dei nuovi media universitari, dell’editoria underground, delle riviste di avanguardia, un mix esplosivo di irriverenza e visionarietà.
Tra queste un posto d’onore è occupato da Frigidaire una rivista di fumetti, rubriche, inchieste giornalistiche, musica e altro, pubblicata dalla Primo Carnera Editore che pubblicava storie di autori come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, Filippo Scozzari che la resero un fenomeno di culto negli anni ’80, letta da chiunque era immerso in quel mondo di “golden vaporware” fatto di aspiranti innovatori che si immaginava un mondo elettrico e digitale, ma che aveva in tasca i gettoni dei telefoni pubblici e la musica l’ascoltava con il walkman.
Sul numero di maggio del 1984 comparvero per la prima volta le avventure dei Giovanotti Mondani Meccanici, in quello che è stato il primo computer comics o per meglio dire “fumetto-computer” della storia. Ruvidi e pixellati, eppure taglienti, i GMM si presentavano cattivissimi ed extra glamour al contempo, veramente politically incorrect. Non si poteva fare altro che ammirarli e, quantomeno nello stile man in black, imitarli.
Ma chi sono realmente i GMM?
Si dice siano “tre teppisti cibernetici, un po’ punk, un po’ dark, un po’ dandy, un po’ Qui Quo Qua“.
Certo è che la storia dei creatori dei GMM Antonio Glessi e Andrea Zingoni, con la loro arte e le diversissime esperienze creative, si intreccia perfettamente con la cronaca di oggi, dove Metaverso, intelligenza Artificiale Generativa e cryptovalute sono parte integrante del nostro quotidiano , cose sognate da una generazione di creativi e artisti, diventate realtà ma in cui è ancora necessario, essenziale essere “hacker dell’immaginario” per poter governare l’innovazione lontano da oscuri orizzonti.
Antonio Glessi e Andrea Zingoni saranno a Milano al MEET per condividere un’altra tappa delle loro avventure nel prossimo novembre. Con loro torneremo alle radici del nuovo, (il progetto ideato da MEET che raccoglie le testimonianze, oggetti, poster, ma anche le idee che hanno caratterizzato l’avvento delle nuove tecnologie) di cui sono stati interpreti ma che soprattutto esploreremo i segnali che vanno al futuro.
As usual.
per scoprire i GMM seguiteci qui sul sito e sui nostri social.
#Staytuned