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Fiere e storytelling: Andrea Fontana
Storytelling non è solo la parola che sta attraversando i linguaggi mediali contemporanei, dalla pubblicità al cinema sino agli approcci teorici sui new media. È un concetto che, nel suo impatto innovativo, sta toccando anche settori per loro natura distanti dal digitale e dalle pratiche della rete. Parliamo nello specifico delle Fiere.
Le tecniche dello storytelling stanno recentemente diffondendosi nelle aziende e, più in generale, nelle organizzazioni che puntano a raccontarsi dinanzi a potenziali e diversi interlocutori con l’obiettivo di generare e trasmettere valore. Queste aziende – per promuoversi – utilizzano diversi canali, tra cui proprio la Fiera: il luogo che permette di tradurre l’immagine di un brand in uno spazio fisico dove si toccano con mano i prodotti, i valori, le competenze.
E se è vero che nelle aziende sta penetrando lo storytelling come tecnica di racconto del brand, potrebbe essere altrettanto plausibile che le Fiere – grandi organizzazioni per eccellenza – si attrezzino per utilizzare lo storytelling come strumento di racconto del settore che rappresentano e e dello spazio fisico che progettano per esso.
Può essere il racconto il filo conduttore di una Fiera negli anni del digitale e dell’integrazione dei media? Di questo si discuterà al primo incontro 2013 di Exhibitionist con Andrea Fontana, presidente dell’Osservatorio di Storytelling dell’Università di Pavia.
L’appuntamento è il 20 marzo 2013 alle 18:00 all’Auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia, in Piazza Città di Lombardia a Milano.
L’ingresso è libero e basta iscriversi qui.
Exhibitionist è realizzato da Fondazione Fiera Milano in collaborazione con Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Meet the Media Guru.