«Una nuova Bauhaus europea, uno spazio di co-creazione in cui architetti, artisti, studenti, ingegneri e designer potranno lavorare insieme». Per la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, l’integrazione tra arte, tecnologia e industrie è una risorsa essenziale per il futuro dell’Europa.
Nella Bauhaus, professionisti con competenze ed interessi diversi collaboravano scambiando saperi, pratiche e metodologie per stimolare il rapporto dell’architettura e del design con il sistema produttivo d’inizio Novecento. Oggi questa fertilizzazione reciproca può e deve realizzarsi grazie all’uso creativo delle tecnologie digitali.
È ciò che fa MEET promuovendo la collaborazionefra imprese e creatività digitale. Lo ha fatto nel 2019 e nel 2020 in qualità di Regional S+T+ARTS Center, l’iniziativa voluta dalla Commissione Europea per supportare la collaborazione fra scienza, tecnologia e arti diverse.
Per il progetto S+T+ARTS, MEET ha una serie di attività molto ampia, a partire dal Cross Fertilization Labrealizzato in collaborazione con Assolombarda con l’obiettivo di generare innovazione integrando competenze e linguaggi dei giovani creativi digitali con la ricerca di imprese attive sul territorio lombardo quali Artemide, SKY, Sapio Group, Tarpini Production e MyChicJungle collaborando in fase ideativa, durante la prototipazione e l’effettiva produzione.
Attraverso i Meet the Media Guru con William Myers abbiamo disseminato case history e traiettorie di ricerca internazionali sul tema della relazione fra design, arte e scienze naturali. Il lavoro di MEET per S+T+ARTS è culminato con il Simposio Industries MEET Creativity cui hanno partecipato artisti del calibro di Daan Roosegaarde, Anouk Wipprecht e Koen Vanmechelen, insieme a curatori, ricercatori, imprenditori da tutta Europa che si sono confrontati sulle tendenze emergenti.
La co-creazione fra «architetti, artisti, studenti, ingegneri e designer potranno lavorare insieme», per usare la parole di von der Leyen, è da sempre fra gli asset di MEET. Nel corso del 2021, il centro svilupperà progetti, eventi ed attività di cross-pollination tra imprese di industries diverse e chi pratichi i linguaggi espressivi del digitale. Residenze d’artista in azienda, percorsi di avvicinamento alla digital creativity rivolti a professionisti e associazioni e open call rivolte agli artisti – che in molti definiscono i ricercatori del 21mo secolo- sono opportunità preziose per accogliere l’incertezza del tempo che viviamo.
Le sfide sociali, tecnologiche ed economiche che abbiamo davanti richiedono azioni, pratiche e soluzioni inedite, persino coraggiose. Mettendo in relazioni punti di vista e settori apparentemente lontani, si genera innovazione come accade in natura, quando si ibridino due specie diverse, ma complementari.
Bauhaus: l’edificio del futuro è una miniserie ideata e prodotta da MEET per raccontare il Bauhaus e la sua eredità nell’era digitale. In che modo la Scuola Tedesca influenza il tempo che viviamo e ispira la cultura contemporanea? È una delle domande a cui proviamo a rispondere con un format pensato per i social e girato negli […]
«Insieme concepiamo e creiamo il nuovo edificio del futuro». È questa la frase che più colpisce dal Manifesto del Bauhaus scritto nel 1919 da Walter Gropius. Un secolo dopo, quel programma non potrebbe essere più contemporaneo capace com’è di identificare un orizzonte culturale nel quale pensiero e azione, ideazione e costruzione devono congiungersi e mescolarsi. […]
A Macerata la mostra dedicata alla scuola tedesca nel centenario di fondazione. Maria Grazia Mattei ha curato una sezione con quattro installazioni di artisti e creativi internazionali