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Il futuro da progettare, Appadurai a Future Ways of Living
Mercoledì 27 luglio (ore 19.30) alla Triennale di Milano sarà Arjun Appadurai, antropologo indiano fra i principali teorici di concetti quali globalizzazione e postmodernità, a chiudere l’edizione 2016 di Future Ways of Living che MtMG firma insieme alla Triennale di Milano in occasione della XXI Triennale tutta dedicata al tema Design After Design.
Con lui proviamo a fare il bilancio di quanto emerso durante questo percorso. Da maggio, Future Ways of Living si è concentrato sulle trasformazioni del design, connesse ai cambiamenti della società. Abbiamo ascoltato voci da tutto il mondo: Mugendi K. M’Rithaa ci ha presentato la situazione africana, mentre con Jonathan Woetzel abbiamo fatto una ricognizione sui trend urbanistici in atto in Cina. John Thackara e Luigi Ferrara hanno offerto overview trasversali su case histories di tutto il mondo, tutte legate dall’idea di progettazione come condivisione di idee che portino a soluzioni praticabili.
Il 27 luglio facciamo un ulteriore passo. A conclusione di questa carrellata, è chiaro che il cambiamento architettonico, urbano e sociale generato dalla Digital Era costituisce di fatto una rivoluzione antropologica. Per questo ci pare essenziale che sia proprio Arjun Appadurai, autore di un libro intotolato Il futuro come fatto culturale (Cortina Editore, 2014), a chiudere il percorso di FWoL.
Appadurai, originario di Mumbai e oggi Professore di Media, Culture and Communication alla New York University, ci invita a considerare l’avvenire “come elemento dell’immaginario sociale”. Secondo lui, il modo in cui costruiamo aspettative o alimentiamo aspirazioni su ciò che ci attende è intriso dei sistemi di valori locali, della storia e della lingua di cui siamo espressione. In termini tecnici, tutto questo si definisce etnografia dell’aspirazione.
Il ragionamento di Appadurai prende ad esempio le lotte condotte – con successo – dagli abitanti degli slum di Mumbai per garantirsi servizi minimi (come la fogna e il sistema elettrico), grazie a una rinata voglia di cambiare il proprio mondo. «Le aspirazioni nutrono la democrazia» sostiene l’antropologo indiano. Semplificando, potremmo dire che il futuro è a tutti gli effetti un fatto irrimediabilmente culturale da analizzare, comprendere e persino “progettare”. Una sfida e un’opportunità per chi fa design.
Appadurai prospetta un’antropologia del futuro che non trascura le specificità locali, guarda ai soggetti più vulnerabili e ne valorizza le istanze all’interno di un ecosistema culturale, prima ancora che economico e sociale. La progettazione deve oggi più che mai farsi carico delle aspirazioni e della aspettative globali, sostenendo le migliori condizioni possibili per la creazione di futuro.
L’incontro con Arjun Appadurai è il 27 luglio alle 19.30 al Salone d’Onore della Triennale. Per partecipare occorre iscriversi.
Al termine della lecture chi ha partecipato a tutti e cinque gli appuntamenti di Future Ways of Living e ha raccolto i relativi sticker sul giornalone giallo riceverà un guru book in regalo.
Meet the Media Guru è realizzato in partnership con Fastweb, Artemide, Fondazione Fiera Milano, Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano, con il patrocinio di Fondazione Cariplo e la collaborazione di Institute without Boundaries | George Brown College – Toronto.