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Retail e fiere a confronto attraverso le tecnologie digitali
In attesa del prossimo incontro Exhibitionist con Richard Winter, vi proponiamo una riflessione su tre strumenti digitali del retail e sul loro utilizzo nell’ambito delle fiere.
Se l’obiettivo di un punto vendita tradizionale è vendere ai propri consumatori, quello di un espositore all’interno di un evento fieristico è di instaurare un rapporto con il visitatore attirandolo verso il proprio stand. Potenziando il punto vendita attraverso l’uso di tecnologie digitali si mira a un’esperienza d’acquisto differenziata – la cosidetta Shopping experience – che crea un nuovo mondo per il consumatore. I retailer, sempre più spesso si avvicinano a questo concetto in un’ottica di Customer Relationship Management (CRM), al fine di rendere gli ambienti di vendita più coinvolgenti partendo da una maggiore conoscenza dei comportamenti di acquisto dei clienti.
Quali sono, allora, le nuove tecnologie digitali, ormai regine della shopping experience, che potrebbero essere implementate all’interno delle fiere per conoscere i visitatori e renderli più partecipi?
Ve ne proponiamo 3 su cui riflettere in attesa di conoscere il parere dell’esperto di retail Richard Winter, ospite a Exhibitionist il 18 giugno.
Geolocalizzazione
Questa tecnologia ha consentito lo sviluppo di quello che viene chiamato proximity marketing: camminando per strada si può essere informati in tempo reale di quali negozi si trovano nei dintorni e di promozioni delle quali è possibile approfittare.
L’utilizzo di questa tecnica potrebbe essere di grande vantaggio anche per gli espositori fieristici per attrarre i visitatori verso i propri stand ed evitare il rischio di passare inosservati tra i tanti. Inoltre, ormai quasi tutti i social network prevedono questa funzione che potrebbe risultare utile per la comunicazione verso l’esterno della fiera e per monitorare il percorso effettuato dai visitatori.
NFC (Near Field Communication)
La Near Fild Communicaton è una tecnologia che permette di creare una comunicazione bidirezionale a corto raggio tra due dispositivi, uno dei quali sarà, ancora una volta, il nostro caro smartphone. Quando gli apparecchi vengono avvicinati si crea una connessione peer-to-peer che permette ad entrambi di inviare e ricevere informazioni.
In ambito fieristico, l’implementazione di Tag NFC all’interno dello stand potrebbe permettere ai visitatori di interagire con scaffali ed espositori, di accedere a contenuti interattivi che al contempo forniscano un grande numero di informazioni e curiosità relative al prodotto.
Vetrine Digitali e Personalizzate
A partire dal 2010 i retailer americani hanno incominciato ad implementare soluzioni tecnologiche all’interno delle proprie vetrine: dapprima inserendo QR Code e schermi touch screen per permettere al consumatore di ricevere informazioni attraverso percorsi multimediali, successivamente le vetrine diventano intelligenti aiutando il venditore a comprendere i consumatori che si fermano a guardare. Sensori e microcamere registrano informazioni come sesso, età e tempo di permanenza dello sguardo. Fino ad oggi, epoca in cui le vetrine riconoscono il consumatore attraverso il telefonino che ha in tasca ancor prima che entri nel punto vendita e si configurano automaticamente per proporre i prodotti più vicini ai suoi comportamenti di acquisto.
L’inserimento di sensori e vetrine intelligenti che informino a priori l’espositore riguardo gli interessi del visitatore permette di proporre a ciascun possibile cliente prodotti e offerte mirate, massimizzando gli sforzi ed evitando di annoiare l’interlocutore.
Questi esempi sottolineano come il punto focale sia l’importanza di conoscere il proprio consumatore/visitatore e allora quale migliore alleato dei tanto acclamati Big Data per migliorare le esperienze degli ambienti espositivi?
Mercoledi 18 giugno 2014 – 0re 19Palazzo Mezzanotte, piazza degli Affari 6 – Milano
ingresso gratuito previa iscrizione